Tartufo bianco
l tartufo bianco è, il fungo per eccellenza, ha un sapore unico e un lieve sentore piccante, il suo profumo inebriante ed intenso lo caratterizza, ha una scorza liscia bianca o giallognola, una polpa bianca rosata tendente al marroncino chiaro. La sua forma è tendenzialmente sferica, delle volte risulta allungata o appiattita, che rende il tartufo bianco irregolare. Se vuoi approfondire le sue caratteristiche o acquistarlo, ti consiglio ilTartufo.com, un sito diventato il punto di riferimento per il mondo tartufi.
Il suo valore commerciale, grazie alle sue peculiarità e la rarità nel reperirlo, aumenta in base alla grandezza esterna, detta anche superficie del peridio; alcuni tartufi bianchi, anche se molto rari, possono arrivare a pesare anche 500 grammi, altri soggetti se pur rarissimi, sono arrivati a pesare più di1 kg.
Prezzo tartufo bianco: può arrivare a costare anche 450 euro l’etto, ciò dipende dalla qualità eccelsa del prodotto stesso, visto che è un fungo spontaneo e raro, ci mette molto tempo per ricrescere. Inoltre, servono attrezzature adeguate e molto costose, per questo motivo il tartufo d’Alba ha un prezzo alto sul mercato gastronomico, rendendolo un prodotto di nicchia.
Cenni storici e curiosità sul tartufo
La storia di questo pregiato fungo ascomicete sotterraneo narra, che i Romani, pur utilizzandolo poco, lo ritenevano divino, poiché credevano creato dal fulmine sacro di Giove e cucinato ed assaporato per gli Dei, durante i banchetti dell’Olimpo. Già nel 1700 a.C. era conosciuto dal popolo dei Sumeri, solo più tardi fu scoperto dai Greci, e usato da sempre per le sue magnifiche qualità, in preparazioni raffinate e sofisticate.
Il tartufo bianco è come un brillante incastonato nei profumi delle pietanze
Informazioni sul tartufo bianco
Questo pregiato fungo e non è coltivabile, questo significa che può essere solo trovato, grazie ai cani da tartufo, cani che vengono addestrati per questo, infatti con il passar del tempo si sono scelte delle razze cinofile in particolare, come il Lagotto, il Setter ed il Bracco, creando delle vere e proprie “battute di caccia” al tartufo.
Prima dei cani, ci si affidava all’esclusivo olfatto dei maiali, che purtroppo hanno l’abitudine di scavare il terreno rovinando il prezioso tubero.
Il Tuber Magnatum Pico o più comunemente tartufo bianco, cresce vicino agli alberi di pioppo, tiglio, salice piangente ed accanto a fiumi, non cresce mai nei posti secchi ed aridi.
La sua stagionalità è compresa tra Settembre e Dicembre, nelle zone del Piemonte, specialmente nelle Langhe, poi seguono le Marche, l’Umbria, Campania, Emilia Romagna e Toscana.
Come conservare il tartufo bianco d’alba
Si dovrebbe consumare, nello stesso momento che è raccolto, se non è possibile va avvolto nella carta assorbente, per un massimo di 4-5 giorni, per proteggerlo dall’umidità, che lo renderebbe legnoso.
Il tartufo bianco, non va lavato, ma solo spazzolato con un panno pulito ed asciutto. Questi accorgimenti, sono necessari per mantenerlo in ottime condizioni, preservando le sue caratteristiche uniche.
La cucina e il tartufo d’Alba
Si può impiegare in tanti modi, qui troverete solo alcuni di quelli più comunemente usati nella cucina Italiana:
- Risotto al tartufo bianco
- Tagliolini al tartufo bianco
- Patate al tartufo
- Filetto di manzo con porcini e tartufi
- Uova al tegamino con tartufi
- Fonduta con scaglie di tartufo
- Ravioli ripieni di ricotta e tartufi
- Polenta con tartufi
- Cinghiale con scaglie di tartufo.
- Petto di oca con burro di tartufo
- Scaloppine con sugo rosato di tartufi
- Agnello ai tartufi al profumo di rosmarino
- Mousse di gelato al cioccolato con scaglie di tartufo bianco delicato
Per poterlo ridurre a scaglie, consigliamo appositi strumenti professionali, detti anche genietti o taglia tartufi, hanno lame regolabili e non alterano le proprietà gustative ed organolettiche del fungo, permettendo scaglie perfette.
Questo tubero unico, si accompagna sempre con un vino rosso longevo, di buon annata, dal colore rosso caldo, dal sapore corposo, come un Barolo, Barbaresco, Gattinara o un Ghemme. Anche se qualcuno preferisce abbinare il tartufo, con un vino bianco secco, creando un gioco di contrasto molto particolare.
Senza ombra di dubbio, è un ingrediente nobile, rende ogni piatto una occasione importante, unendo il suo spiccato profumo, in una emozione intensa da assaporare, è una rara delizia per il palato. La sua consistenza deve essere dura e non gommosa, il suo profumo è persistente, il tartufo bianco è profumo naturale.
POTREBBERO INTERESSARTI ANCHE:
[rs_custom_ads]JTNDc2NyaXB0JTIwYXN5bmMlMjBzcmMlM0QlMjJodHRwcyUzQSUyRiUyRnBhZ2VhZDIuZ29vZ2xlc3luZGljYXRpb24uY29tJTJGcGFnZWFkJTJGanMlMkZhZHNieWdvb2dsZS5qcyUyMiUzRSUzQyUyRnNjcmlwdCUzRSUwQSUzQyUyMS0tJTIwcXVlbGxhbHVjaW5hbmVsbGFjdWNpbmEzMzZ4MjgwJTIwLS0lM0UlMEElM0NpbnMlMjBjbGFzcyUzRCUyMmFkc2J5Z29vZ2xlJTIyJTBBJTIwJTIwJTIwJTIwJTIwc3R5bGUlM0QlMjJkaXNwbGF5JTNBYmxvY2slMjIlMEElMjAlMjAlMjAlMjAlMjBkYXRhLWFkLWNsaWVudCUzRCUyMmNhLXB1Yi0xNDMzNjUxNTEwNjIzMTExJTIyJTBBJTIwJTIwJTIwJTIwJTIwZGF0YS1hZC1zbG90JTNEJTIyMjgyOTcwMTM4MCUyMiUwQSUyMCUyMCUyMCUyMCUyMGRhdGEtYWQtZm9ybWF0JTNEJTIyYXV0byUyMiUzRSUzQyUyRmlucyUzRSUwQSUzQ3NjcmlwdCUzRSUwQSUyMCUyMCUyMCUyMCUyMCUyOGFkc2J5Z29vZ2xlJTIwJTNEJTIwd2luZG93LmFkc2J5Z29vZ2xlJTIwJTdDJTdDJTIwJTVCJTVEJTI5LnB1c2glMjglN0IlN0QlMjklM0IlMEElM0MlMkZzY3JpcHQlM0U=[/rs_custom_ads]