Oggi vi voglio parlare di una particolare pasta di legumi preparata con un mix di farine chiamata mischiglio. Un pasta fatta in casa della gastronomia lucana.
Il mischiglio non è altro che un miscuglio di farine ottenute dai legumi e frumento, dall’orzo, dal grano duro tipo Senator Capelli, dal grano tenero tipo Carosella. L’impasto ottenuto veniva utilizzato in passato per fare i “raschiatelli” conosciuti anche come i cavatelli. Io, invece, oggi ho impastato il mischiglio per preparare dei deliziosi troccoli. Il risultato non mi è dispiaciuto affatto.
Se d’estate vi trovate in Basilicata non perdetevi la Sagra del Mischiglio a Fardella il 18 agosto e a Teana dal 10 al 20 agosto di ogni anno.
L’articolo nasce per la rubrica L’ITALIA NEL PIATTO che per il mese di marzo ha come tema: LEGUMI DELLA TRADIZIONE POPOLARE
Le origini della pasta di mischiglio
Se non si sa esattamente quando nasce questo tipo di pasta di legumi, si sa precisamente dov’è nata. È un prodotto che caratterizza quattro comuni lucani del Parco del Pollino e precisamente Teana, Fardella, Calvera e Chiaromonte . A Fardella e a Teana il miskiglio viene preparato con farina di fave e farina di grano tenero tipo Carosella. A Chiaromonte a queste farine si aggiunge anche quella di ceci e di orzo. Poi, naturalmente, come accade anche per altre ricette, ogni famiglia porta con se le proprie abitudini e aggiunge o toglie qualche ingrediente.
Alcune fonti fanno risalire l’utilizzo del mischiglio già al tardo Rinascimento. Primi piatti con questo tipo di farina veniva preparati dalle famiglie più povere che non potevano permettersi la farina di frumento. Alla farina di legumi veniva aggiunta solo la quantità di farina di frumento necessaria per impastare quelle di legumi che essendo prive di glutine erano difficili da lavorare. Questa pasta però era presente anche sulle tavole di Baroni e Marchesi latifondisti. Quest’ultimo aspetto dipende sicuramente dal fatto che non c’era una grande distinzione tra piatti consumati dai contadini e quelli preparato nelle case signorili se non nella quantità di cibo comsumato.
Due tipologie di Miskiglio
Per preparare questa pasta di legumi ci sono due varietà di Mischiglio. La versione più tradizionale prevede la farina di grano tenero di tipo Carosella, la semola di grano duro Senatore cappelli , farina d’orzo e farine di fave e ceci bianchi. Una seconda versione che prevede la farina di fave, la farina di grano tenero Carosella, e farina di grano duro Senatore Cappelli. Interessante è sapere che il Ministero per le Politiche Agricole ha inserito il mischiglio tra i prodotti agroalimentari tradizionali della Basilicata (PAT).
La ricetta della pasta di legumi
- 50 g di farina di fave
- 100 g di farina di semola di grano duro rimacinata
- 50 g di farina di ceci
- 100 g di farina di grano tenero
- 50 g di farina di orzo
- Acqua tiepida quanto basta per ottenere un impasto omogeneo ma solo
Come preparare la pasta di farina di legumi
Per fare la pasta di legumi setacciate tutte le farine su un piano di lavoro. A questo punto fate una fontana e versate gradualmente l’acqua tiepida. Versate l’acqua in base alla quantità che vi serve. Formate un panetto e copritelo, fatelo riposare 10 minuti circa. Riprendete l’impasto e dategli la forma che più vi piace.
Per i troccoli vi basterà stendere l’impasto a strisce spesse mezzo centrimetro e utilizzare l’apposito mattarello scanalato. Prima di passare con il mattarello spolverate le strisce di impasto con semola rimacinata in modo tale che gli spaghettoni ottenuti si staccheranno più facilmente tra di loro.
Potete condire questa pasta di legumi anche con una semplice salsa ai pomodori e spolverata di formaggio. Per il condimento originario ve ne parlerò nel prossimo articolo.
POTREBBERO INTERESSARTI ANCHE QUESTE ALTRE RICETTE:
SCOPRITE TUTTE LE ALTRE DELIZIOSE RICETTE REGIONALI
Valle d’Aosta: Vellutata di fagioli
Piemonte: Busecca con Fasòi: Trippa e Fagioli alla Piemontese
Liguria: trofie al pesto con patate e fagiolini
Lombardia: Trippa alla lombarda con fagioli
Trentino-Alto Adige: Minestrone di pasta e fagioli
Veneto: Pasta e fagioli di Lamon “stellato”
Emilia-Romagna: Seppie con piselli alla romagnola
Toscana: Cacciucco di ceci
Umbria: Pasta e lenticchie di Castelluccio di Norcia IGP
Marche: Ceci e verdure
Lazio: Burger di ceci
Abruzzo: Gnocchetti con i ceci: ricetta tipica abruzzese
Molise: Calcioni molisani
Campania: Zuppa di fagioli tondino del Sannio
Puglia: Ceci neri della Murgia con vongole
Basilicata: Pasta di legumi Il Mischiglio
Calabria: Lenticchia di Mormanno con salsiccia di polmone
Sicilia: Pasta e ceci per San Giuseppe
Sardegna: Gnoccone di lenticchie con sugo di guanciale e scaglie di pecorino
Fonti:
1 comment
chissà che sapore questa pasta…. sarei molto curiosa di assaggiarla