Immergiti nell’atmosfera pasquale con la treccia salata rustica di Pasqua di pan brioche, un’autentica gioia culinaria che unisce sapientemente tradizione e innovazione da proporre come antipasto.
La tradizione della ricetta è quella del casatiello tipico della cultura partenopea, mentre l’elemento innovativo è presentato dalla preparazione di Gianfranco Iervolino che ha ideato questa ricetta.
Questa delizia pasquale, con le sue trecce salate e ricche di sapore, è un omaggio al pane fatto in casa e alla sua capacità di trasformarsi in una vera e propria festa per il palato. Prova anche il casiatello senza uova rielaborata da me per motivi di intolleranza alle uova.
Preparata con cura e amore, questa treccia rustica è farcita con un mix irresistibile di ingredienti salati che si intrecciano in una sinfonia di gusto esaltando la primavera grazie all’uso delle fave fresche.
Che tu la chiami treccia salata, treccia di pan brioche salato o treccia di pane farcita, una cosa è certa: sarà il trionfo della tavola pasquale, conquistando tutti con la sua bontà.
Preparare questa delizia è come tessere un filo prezioso di gusti rustici e sorprendenti, che si intrecciano per creare un’esperienza gastronomica indimenticabile.
Non ti resta, allora, che lasciati avvolgere dal profumo invitante che emana dalla cucina mentre prepari questa treccia, ricca di sapori casalinghi e di un tocco di originalità.
Come da tradizione napoletana, il casatiello si prepara il venerdì santo per poi gustarlo il sabato e se per caso ne avanza è buonissimo per il pic nic di Pasquetta.
Per questa ricetta devo ringraziare mia sorella Elisa che l’ha preparata per il nostro pranzo di Pasqua.
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Treccia salata di pan brioche
Potete ricavare una bella treccia grande oppure potete fare 2 trecce più piccole
Ingredienti
Impasto
- 500 g di farina 0
- 185 g di latte
- 125 g di burro
- 2 uova piccole
- 5 g di zucchero
- 5 g di lievito di birra
- 10 g di sale
Ripieno
- 2 uova sode
- 150 g di ricotta salata
- 200 g di salame napoli
- 200 g di pancetta coppata
- 250 g di fave fresche piccole
Decorazione
- 1 uovo
- 50 g di semi di sesamo
Come preparare la treccia rustica di Pasqua
- Versa in un robot da cucina o in una ciotola il lievito, il latte e lo zucchero, mescola finché il lievito non si scioglie completamente.
- Aggiungi gradualmente le uova e la farina gradualmente fino ad ottenere un impasto liscio, quindi incorpora il sale e il burro a pezzettini
- Lavora l’impasto fino a quando il burro sarà completamente assorbito.
- Dividi l’impasto in tre panetti dello stesso peso, coprili con un canovaccio umido e lasciali riposare al riparo da correnti d’aria per circa un’ora e mezza.
- Prepara il ripieno: tagliando a pezzetti il salame, la pancetta e le uova sode, grattugiare la ricotta secca, sbollentare per qualche secondo le fave ed asciugarle
- Stendi ogni pezzo di impasto in un rettangolo , distribuisci uniformemente gli ingredienti del ripieno su ciascun rettangolo e arrotolali formando tre cilindri.
- Unisci i cilindri per formare una treccia, quindi mettila nel formo spento e lasiala lievitare fino al raddoppio, circa un’ora.
- Spennella la treccia con un uovo sbattuto e cospargila con i semi di sesamo.
- Inforna questo treccione salato a 180°C per circa 30 minuti o finché la treccia risulterà dorata e cotta.
In conclusione questa treccia salata rustica, simbolo di autenticità e creatività culinaria, è ideale sia come antipasto che per la gita fuori porta della pasquetta. Condividila con i tuoi amici e familiari per un momento speciale durante le festività pasquali.
Ha una consistenza morbida e soffice all’interno, croccante in superficie anche grazie ai semi di sesamo. Rispetto alla versione originale, inoltre, non contenendo lo strutto, ha un sapore più delicato, permettendo agli altri ingredienti, a mio avviso, di emergere in modo più equilibrato e armonioso.
Articolo e Foto della ricetta: Copyright © 2017 Quella lucina nella cucina. Tutti i diritti riservati.
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4 comments
ha un aspetto davvero ottimo !!!
il casatiello mi piace un sacco, una treccina per me?
Ricetta della tradizione strepitosa!
Che bontà!